Stamattina aggiungo foto della rassegna D-Day su
myspace/gentiliascoltatori. Finisco e visualizzo il profilo, giusto per.
Guardo gli ultimi commenti, vedo un profilo nuovo: "
Facciamo una band?" mi incuriosisco e clicco.
Finisco su una pagina myspace mal funzionante che tocca scrollare in orizzontale per leggere.
Ah, tò guarda,
Informagiovani,
Comune di Milano (non c'è da stupirsi che sia mal funzionante).
Leggo:
Fare Rock a Milano. Perché? Dove? Come? Sette incontri per gruppi emergenti.
Beh, dai, può essere utile, anche
lode all'ottimismo per il "fare rock a Milano", come se fosse un opportunità reale anche solo "
fare musica a Milano", però vabè Comune di Milano, Informagiovani,.. ci sta, per la mancanza di senso della realtà che pervade la maggior parte delle azioni governative.
Guardo l'immagine logo: silhouette di ragazzO con chitarra.
Sollevo le sopracciglia. Mah! Non è che sia venuta proprio benissimo.
Guardo le immagini che scorrono: silhouette di ragazzO con chitarra1, silhouette di ragazzO con chitarra2, silhouette di ragazzO figo con cappello, silhouette di ragazzO che spacca chitarra, vabè,..
silhouette di ragazzA tipo play girl con body e microfono,.. Eh? Sgrano gli occhi,..
silhouette di ragazzA con gonna attillata e taccazzi. Riguardo l'intera sequenza nella speranza di essermi persa qualche silhouette. Falsa speranza.
Adesso, poi ditemi che sono esagerata: ma porca tr! Ancora?
ANCORA con 'sti cazzo di clichè? Avete rotto i coglioni! (Per non dire seriamente sfracellati.)
Poi mi dico che "reagire" è molto meno efficace che non "agire" e quindi provo a metterla giù scevra da incazzature: guardiamo la cosa da un punto di vista logico-professionale (continuando a imprecare costantemente sottovoce, è chiaro).
Dunque esiste una cosa che si chiama "
comunicazione" e che nel caso di un evento del genere passa ANCHE attraverso una
rappresentazione grafica, cioè parlo di
comunicazione visiva.
Ok.
Attraverso
TUTTE le scelte di comunicazione che Informagiovani e il Comune di Milano hanno utilizzato per questo evento, è chiaro che
non si considera la possibilità che una ragazza sia una musicista, abbia
fondato una band e non sappia proprio dove sbattere la testa per fare
rock a Milano.
Può essere una cantante però, se è abbastanza figa.
Risultato: (da un punto di vista di comunicazione)
l'invito a partecipare (il target di questo evento)
è essenzialmente rivolto ai ragazzi.
In sostanza: l'immagine logo dovrebbe essere un
invito a partecipare che avviene anche
attraverso l'identificazione (figo: sono io quello là sul palco che mi sparo le pose), ma l'identificazione qui può essere solo maschile.
E' vero che
ci sono PIU' ragazzi che formano band piuttosto che ragazze ma ciò non giustifica, perché
ci sono ANCHE ragazze che formano band. Ragazze musiciste che fanno parte di band e non solo band femminili.
Però che il
Comune di Milano e Informagiovani propongano un evento di questa portata e lo dotino di un immagine così
palesemente e stupidamente sessista mi fa veramente, veramente, girare le palle.
Ci sarebbe molto altro da dire anche sull'ipocrisia della necessità di un evento/convegno di questo tipo ma adesso è ora di pranzo.