Le parole sono importanti
30/05/2008
E mi dicono: tu sei troppo modesta. Io non sono troppo modesta, sono realista.
Ho capito che viviamo nell'epoca dell'esaltazione della forma piuttosto che del contenuto ma non per questo bisogna adeguarsi così pedissequamente e senza opporre un minimo di resistenza.
Capisco anche come in fondo sia bello caricarsi di titoli che come un logo ci fanno luccicare come paiettes, ma la realtà?
Voglio dire: va bene mi pavoneggio un momento, faccio anche il figo ma poi basta eh? Non è che indossare le scarpe della nike faccia davvero-davvero di me uno sportivo eh? O dipingere faccia di me un pittore o scrivere uno scrittore, o pubblicare una recensione su una webzine faccia di me un critico o un giornalista musicale eh? Torniamo con i piedi per terra che ce n'è di bisogno.
Perché alla fine le parole sono importanti, hanno un significato preciso e servono a identificare cose precise.
Per cui tu che ti auto-titoli fotografo/a perché hai scattato due foto in automatico sulla tua nuova canon eos e ti sono venute bene crei confusione, capisci?
E poi vengono a rompere i c. a me che insisto nel dire che non sono una fotografa. Ma il problema, non è che io sono troppo modesta, il problema è che io attribuisco alle parole il significato che dovrebbero avere. Per cui, così come sostituire la guarnizione del lavandino della cucina non mi fa diventare istantaneamente un idraulico, allo stesso modo il fatto di scattare delle foto non fa di me una fotografa.
A cosa serve questo post?
Niente ho appena visto una serie di obrobri on line e volevo sfogarmi.
Non sono io che sono strana, è il resto del mondo che ha perso la bussola.
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