Sabato, ore 6 del mattino. La luce abbagliante proveniente dalla cucina dilaga in camera da letto. Mi sveglio.
- Oh no,.. Leggera spintarella laterale,.. - Paolo? - mmgnzz? - Hai dimenticato di chiudere il lucernario,.. - grhfghz,.. - Dai, vai a chiuderlo?
Se state pensando che ci sia disequilibrio in questa scena, sbagliate: è giusto così, siamo d'accordo; il fatto è che lui non si sveglia nemmeno capito? E anche se si sveglia, si riaddormenta in un nanosecondo. Io, al contrario, posso arrivare a leggermi un intero libro nella speranza che mi si spenga il cervello, per poi invece rassegnarmi, gettare la spugna ed alzarmi iniziando una delle mie giornate-rinco a un orario improponibile.
Paolo si alza. Dopo 30 secondi torna e si rimette a letto, in ginocchio, testa sul cuscino (?? stretching?).
La luce abbagliante non ha fatto una piega.
- Paolo? - mmgnzz? - Guarda che non si è chiuso,..
Paolo si rialza. 30 secondi,.. 60 secondi,.. un minuto,.. due minuti,.. Paolo non torna.
Mi alzo anch'io. Dove sarà finito? Non tento nemmeno di indovinare: il suo comportamento nel dormiveglia è assolutamente imprevedibile, potrebbe stare facendo qualunque cosa, dall'essere seduto in fissa davanti al monitor spento del suo Mac, al dormire profondamente sdraiato sul tavolo.
Vado in cucina. Paolo è lì, in piedi, con il telecomando puntato verso il lucernario.
- Paolo? Lo chiamo piano. - Eh, Lu,.. mi fa lui un po' perplesso - sto provando ma non funziona.
Guardo il telecomando che ha in mano. E' quello della tv.
- Ma Paolo, sussurro - ci credo che non funziona, quello non è il telecomando del lucernario, vedi? è questo. E prendo quello giusto dal tavolo - lascia ci penso io. Premo il pulsante e progressivamente la stanza prende la giusta penombra. - Andiamo va, torniamo a dormire che è meglio.
L'ultimo pensiero è per un paio di tavole di un fumetto di Nathan Never nel quale lui entra in casa e mentre si toglie l'impermeabile impartisce una serie di richieste al computer che vanno dal menu del pasto serale, alla temperatura dell'acqua della doccia, alle telefonate da fare,..
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